La proposta di ‘Conto etico con bancomat per richiedenti asilo e rifugiati’

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Continua ad arricchirsi la convenzione tra Arci e Banca Etica con proposte che vanno a supportare il lavoro di tutte quelle realtà che si occupano di promuovere diritti e costruire percorsi e opportunità di inclusione sociale.
È importante infatti ricordare che l’inclusione economico-finanziaria è assunta a pieno titolo come uno dei fattori che riduce la vulnerabilità di coloro che a causa del processo migratorio non hanno più accesso ad una rete di supporto familiare, ne promuove integrazione economica e quindi sociale, ne favorire la mobilità all’interno dell’Europa. Accedere ai servizi bancari facilita l’accesso  ad opportunità per la gestione del risparmio, al credito, al trasferimento di fondi e rimesse.
Sulla base di queste considerazioni (supportate da una larga letteratura scientifica in merito per la quale si rimanda, tra le tante fonti, all’Osservatorio dell’ABI sull’inclusione finanziaria dei migranti) e su  richiesta di alcuni suoi soci come Arci, CGM e Caritas,  Banca Etica ha sperimentato nel corso del 2015 un ‘Conto etico con bancomat per richiedenti asilo e rifugiati’ accolti nell’ambito di  progetti afferenti al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che possa essere messo a disposizione dei migranti fin dai primissimi giorni dell’accoglienza unitamente a specifici percorsi formativi.
La sperimentazione continua e si estende nel 2016 anche ad un nucleo ristretto di realtà Arci che già con Banca Etica abbiano affrontato altri aspetti della gestione economica di progetti Sprar.
Sul conto sarà possibile accreditare in modo tracciabile la diaria giornaliera (pocket money) e il conto sarà affiancato da una carta di debito a pagamento (bancomat) dal costo annuo complessivo di € 12.
È prevista una collaborazione attiva delle realtà Arci che gestiscono i progetti di accoglienza soprattutto per quanto riguarda la raccolta della documentazione delle persone a cui fare aprire il conto ed evitare di rendere necessarie trasferte verso le filiali della banca.
Invitiamo quindi chi fosse interessato a partecipare alla sperimentazione del ‘Conto etico con bancomat per richiedenti asilo e rifugiati’ di segnalarsi alla scrivente per attivare l’iter.
Si coglie l’occasione per ricordare che, oltre il campo della sperimentazione sopra citata, è possibile per tutte le realtà Arci impegnate in progetti di accoglienza avvalersi della ‘Carta prepagata per richiedente protezione internazionale sprovvisto di passaporto’ per quei titolari di protezione che abbiano già un codice fiscale italiano, un permesso di soggiorno e un documento attestante la residenza o il domicilio.
Per eventuali quesiti sulla documentazione necessaria è possibile fare riferimento allo sportello che l’Ufficio Immigrazione Arci ha attivato per dare consulenza telefonica ai comitati Arci sulla gestione finanziaria, amministrativa e rendicontativa dei progetti SPRAR curato da Paola Foscoli (lo sportello è attivo tutti i mercoledì mattina dalle 10 alle 12 (cell. 348 8292094).

di Greta Barbolini, responsabile nazionale Arci Politiche economiche

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