di Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci

Approdo sbagliato, stavolta, per Gabanelli

di Filippo Miraglia
In molti ci siamo chiesti come mai Milena Gabanelli, tra le poche giornaliste a fare in questi anni inchieste di valore su vicende scomode, abbia scelto di intervenire, da tempo ormai, su una questione complessa come l’immigrazione con un approccio ambiguamente «pragmatico».
Nell’articolo apparso venerdì scorso, ancora una volta sulle pagine del Corriere della Sera, Gabanelli richiama le organizzazioni umanitarie, che operano in accordo con la nostra guardia costiera per fare operazioni di salvataggio, a forzare i porti di altri Paesi dell’Ue. In pratica invita quelle associazioni che salvano vite umane nel rispetto delle leggi, a fare ciò che il governo italiano non è riuscito ad ottenere: obbligare Francia e Spagna ad accogliere i migranti salvati davanti alle coste della Libia.
La giornalista sembra ignorare che le Ong sono tenute a portare i naufraghi nel porto più vicino più sicuro, ossia in un porto italiano.

Inizia il #GiugnoDellaCittadinanza

Come Italiani e Italiane senza cittadinanza, diretti interessati dalla Riforma, vogliamo che i rappresentanti che siedono in Senato e decidono sulle nostre vite dimostrino concretamente di essere coerenti con quanto hanno dichiarato e votino a favore dello ius soli temperato e ius scholae contenuti nel testo n. 2092.

Il Carnevale della Cittadinanza: “Siamo italiani, non fantasmi”

I veri protagonisti del Carnevale della cittadinanza, promosso da L’Italia sono anch’io e #italianisenzacittadinanza, sono stati i bambini. Lo scopo di quest’ultimo martedì di mobilitazione in piazza era ancora una volta quello di richiamare l’attenzione dei senatori sulla necessità di approvare al più presto la riforma della legge sulla cittadinanza, per consentire a quel milione di bambini, ragazzi e ragazze che sono nati o cresciuti in Italia, di essere cittadini non solo di fatto, ma anche di diritto. E mentre a Roma si manifestava, anche in altre città italiane sono state organizzate mobilitazioni per dare una sveglia al Senato, dove da più di un anno giace la legge approvata alla Camera. Lo stesso si è fatto persino a Londra e nella lontana San Francisco, davanti alle sedi diplomatiche italiane.

In piazza per chiedere la riforma della cittadinanza, subito

La campagna L’Italia sono anch’io e il movimento #italianisenzacittadinanza hanno deciso una mobilitazione permanente fino all’approvazione della legge di riforma della cittadinanza .Ogni settimana si incontreranno a piazza del Pantheon, a Roma e questo è stato il primo ‘martedì per la cittadinanza’: In tante e tanti hanno manifestato con grandi cartelli che rappresentavano quel passaporto della Repubblica italiana a cui adesso possono aspirare solo dopo una lunga procedura, che inizia al compimento dei 18 anni di età.

Il concorso DiMMi 2017

Il concorso riservato alla raccolta delle storie dei migranti che vivono o hanno vissuto in Italia rappresenta il ‘cuore’ del progetto DiMMi (diari multimediali migranti), aperto alle prime 100 opere che saranno presentate entro il 30 giugno 2017. Sono tre gli obiettivi specifici: promuovere il dialogo tra cittadini di diverse origini attraverso la narrazione delle loro esperienze di vita; promuovere e rafforzare un fondo di raccolta e archiviazione in Toscana dei diari di immigrati di prima e seconda generazione; promuovere la costruzione di una memoria collettiva che tenga conto delle diverse provenienze dei cittadini e delle cittadine.

L’Italia sono anch’io avvia una mobilitazione permanente fino all’approvazione della legge

Il 13 ottobre 2015, ormai più di un anno fa, la Camera licenziò in prima lettura la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. La Campagna L’Italia sono anch’io ha deciso di indire una mobilitazione permanente fino a che non verranno stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge. Inizierà con una campagna sui social network che continuerà fino a fine febbraio, quando scenderà in piazza, insieme al movimento #ItalianiSenzaCittadinanza, per ribadire l’urgenza dell’approvazione di questa importante riforma.

Legge sulla cittadinanza ferma al Senato, le organizzazioni de “L’Italia sono anch’io” indicono una mobilitazione permanente fino alla sua approvazione

Il 13 ottobre 2015, ormai più di un anno fa, la Camera licenziò in prima lettura la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. Il ddl licenziato dalla Camera presenta molte criticità e carenze. Tuttavia la sua rapida approvazione consentirebbe a circa un milione di giovani di origine straniera, italiani di fatto, di diventare italiani anche di diritto. I promotori della campagna hanno deciso di indire una mobilitazione permanente fino a che non vengano stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge.

Realtà dei migranti e sovrapercezione barbarica

di Walter Massa
Tonino Perna, ragionando su Calais, nei giorni scorsi si domandava da queste colonne «chi invade chi?». Una domanda che merita una risposta articolata, non semplicistica, che in parte lui stesso ha provato a dare. E sulla quale ritengo utile tornare dato che oramai l’assenza di buon senso nel dibattito pubblico sull’accoglienza pare essere l’unico dato di fatto incontrovertibile. Unito, sembra, a una generale ignoranza sulla materia tanto che secondo una recente ricerca del Centro Studi di Confindustria la presenza di cittadini migranti nel nostro Paese appare «sovrapercepita»: da una presenza reale nel 2015 dell’8,2%, la percezione dell’opinione pubblica si attesta al 26%. Se entriamo nello specifico dobbiamo registrare che ad oggi, in tutto il Paese, sono poco più di 145mila le persone accolte nelle strutture di accoglienza. E noi siamo 60 milioni. Una percentuale attorno allo 0,24%. Si può parlare dunque di invasione?

Il Numero Verde per richiedenti asilo e rifugiati

di Gaia Pietravalle
Il Numero Verde per richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria, gestito dall’ufficio Immigrazione e asilo dell’Arci Nazionale, è attivo dal 2006 come linea telefonica gratuita raggiungibile sia da telefono fisso che da cellulare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30. Telefonando anche in forma anonima al 800 905 570 è possibile accedere al servizio in 21 lingue, grazie al supporto della rete di mediatori, ed orientarsi nella normativa vigente, accedere alla procedura di richiesta asilo, ricevere sostegno nella preparazione dell’audizione in Commissione territoriale, assistenza nelle pratiche di ricongiungimento familiare.

Festival Sabir: i numeri della partecipazione

Festival Sabir: I numeri della partecipazione Si è conclusa la seconda edizione del Festival Sabir, tenutosi a Pozzallo dal 12 al 15 maggio. Nel ringraziare tutti i partecipanti e il Comune di Pozzallo, gli organizzatori hanno fornito un po’ di numeri dell’evento evidenziandone la straordinaria riuscita. Oltre 1300 partecipanti provenienti da 25 Paesi (Spagna, Mali,