Realtà dei migranti e sovrapercezione barbarica

di Walter Massa
Tonino Perna, ragionando su Calais, nei giorni scorsi si domandava da queste colonne «chi invade chi?». Una domanda che merita una risposta articolata, non semplicistica, che in parte lui stesso ha provato a dare. E sulla quale ritengo utile tornare dato che oramai l’assenza di buon senso nel dibattito pubblico sull’accoglienza pare essere l’unico dato di fatto incontrovertibile. Unito, sembra, a una generale ignoranza sulla materia tanto che secondo una recente ricerca del Centro Studi di Confindustria la presenza di cittadini migranti nel nostro Paese appare «sovrapercepita»: da una presenza reale nel 2015 dell’8,2%, la percezione dell’opinione pubblica si attesta al 26%. Se entriamo nello specifico dobbiamo registrare che ad oggi, in tutto il Paese, sono poco più di 145mila le persone accolte nelle strutture di accoglienza. E noi siamo 60 milioni. Una percentuale attorno allo 0,24%. Si può parlare dunque di invasione?

L’Arci al ‘Tech Camp’ sulle migrazioni a Istanbul

di Sara Prestianni
L’Arci ha partecipato all’ultima edizione del Tech Camp sulle migrazioni organizzata da International Medical Corps a Istanbul. L’evento vedeva riunite insieme associazioni turche, libanesi, giordane impegnate nell’accoglienza con associazioni siriane impegnate tanto nelle attività in esilio che in quelle umanitaria nel loro paese martoriato dalla guerra. Erano presenti anche 4 associazioni italiane, una greca e una tedesca.

Il Numero Verde per richiedenti asilo e rifugiati

di Gaia Pietravalle
Il Numero Verde per richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria, gestito dall’ufficio Immigrazione e asilo dell’Arci Nazionale, è attivo dal 2006 come linea telefonica gratuita raggiungibile sia da telefono fisso che da cellulare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30. Telefonando anche in forma anonima al 800 905 570 è possibile accedere al servizio in 21 lingue, grazie al supporto della rete di mediatori, ed orientarsi nella normativa vigente, accedere alla procedura di richiesta asilo, ricevere sostegno nella preparazione dell’audizione in Commissione territoriale, assistenza nelle pratiche di ricongiungimento familiare.

L’ARCI pubblica oggi il suo documento d’analisi “ Le tappe del processo di esternalizzazione in Africa, dal Summit della Valletta ad oggi” in italiano, inglese e francese

L’ARCI pubblica oggi il suo documento d’analisi “ Le tappe del processo di esternalizzazione in Africa, dal Summit della Valletta ad oggi” in italiano, inglese e francese:  Clicca per visualizzare il file Steps in the process of externalisation of border controls to Africa, from the Valletta Summit to today documento di analisi Le tappe del

di Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci

Questo 20 giugno per noi europei è la Giornata della vergogna!

di Filippo Miraglia
ggi, 20 giugno, è la Giornata Mondiale del Rifugiato. Le notizie che arrivano dalla Turchia sono terribili. Le guardia di frontiera turche hanno sparato su un gruppo di siriani che tentavano di attraversare la frontiera per mettersi in salvo. Una strage. Un intera famiglia, otto persone, tra cui quattro bambini, è stata sterminata…

Le proposte della Commissione europea sulla gestione dei flussi migratori

 La Commissione Europea ha presentato al Parlamento la sua proposta sulle relazioni con i Paesi Terzi in materia di gestione dei flussi migratori. Il modello proposto trae ispirazione dal vergognoso accordo con la Turchia e dalMigration Compact del nostro Presidente del Consiglio. Si punta cioè a scambiare aiuti economici e sostegno politico ai governi dei

Migration Compact? Così l’Italia già stringe accordi con i regimi africani

Missione in Gambia per bloccare le partenze e facilitare le espulsioni. L’Italia continua a collaborare con le dittature da cui fuggono i richiedenti asilo che arrivano sulle nostre coste. Come riportato dal giornale gambiano The Point, una delegazione composta da rappresentanti della Polizia Scientifica e della cooperazione italiana si è recata il 10 maggio in

di Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci

Per fermare le stragi aprire subito canali di ingresso umanitari

di Filippo Miraglia
L’immagine delle madri che tengono in alto i figli per non farli affogare nella stiva di una nave che sta imbarcando acqua, raccontata da uno dei pochi superstiti dell’ultimo dei naufragi di questi giorni, al largo delle coste libiche, bisognerebbe trasmetterla nelle aule dei parlamenti e nelle stanze dove si riuniscono i governi dell’UE.